
Cheesecake dolce-salato di Ottolenghi
Sono passati un po’ di giorni dall’ultimo post, questa cosa della nuova normativa sulla privacy mi ha fatto più e più volte pensare di chiudere il blog e scrivere le ricette direttamente sulla mia pagina Facebook. Troppe cose da fare, non so nemmeno di cosa si stia parlando e questa volta non lo dico tanto per dire, questa volta non è come le altre in cui dopo lo shock iniziale bastava qualche aiuto esterno e tanta “capa tosta” da parte mia per uscirne, questa volta più cerco di documentarmi e meno capisco, sono cose totalmente fuori dalla mia portata, dalla mia capacità di comprendere, sono oltre i miei limiti e se ci penso vado in panico.
E siccome andare in panico per il blog è proprio contro la filosofia per cui lo avevo aperto ben 10 anni fa, un luogo dove rilassarmi, dove scrivere di quello che so fare (più o meno bene eh), il mio angolo tranquillo che adesso sta diventando una tortura, ecco che la crisi è lì, pronta che mi aspetta!
Per ora l’unica cosa che me lo fa tenere aperto è la fotografia, non sono una fotografa, le mie foto sono zeppe di errori, anche qua sono arrivata al massimo delle mie capacità e oltre non riesco ad andare, ma la fotografia almeno per adesso è la parte più libera da regole, codici, plug in, aggiornamenti, è diventata un po’ la mia essenza, se un tempo lo erano le ricette, quello che raccontavo di me, ora tutto questo si è spostato sull’immagine, non intesa come pura esteriorità ma come rappresentazione di quella che sono.
Dopo questa premessa chilometrica passo alla ricetta del cheesecake del mio amato Ottolenghi, l’originale è sul suo sito e non so per quale motivo mi era sfuggita, a indicarmela è stata Marzia e la ringrazio ancora perchè è stra-to-sfe-ri-ca!
Bisogna essere pronti a un dolce fuori dagli schemi, un dolce-salato che vi vado a raccontare, altre ricette di Yotam Ottolenghi tutte provate e approvate le trovate sulla pagina a lui dedicata.
Cheesecake dolce-salato di Yotam Ottolenghi
per 6 persone
per la crema
100g di feta
300g di formaggio spalmabile
40g di zucchero
130ml di panna fresca montata
scorza di 1 limone grattugiata
Mescolare bene la feta per renderla il più cremosa possibile, aggiungere il formaggio, lo zucchero, la scorza, mescolare con un mixer a immersione per qualche secondo,
aggiungere la panna montata, coprire e mettere in frigorifero alcune ore.
per il crumble
100g di mandorle pelate tritate grossolanamente
50g di burro
50g di farina 00
50g di zucchero di canna
1 cucchiaio di semi di sesamo nero
1/4 di cucchiaino di sale
Accendere il forno a 180°c, foderare una placca con carta forno,
mescolare tutti gli ingredienti con la punta delle dita (o con un mixer), versare il composto a grosse briciole sulla placca e cuocere per 12 minuti o finchè è dorato, sfornare, farlo raffreddare bene, tenere da parte.
per la composta di ciliegie
600g di ciliegie denocciolate
90g di zucchero
4 bacche di anice stellato
4 strisce di scorza d’arancia
4 cucchiai di liquore d’arancia
Mettere tutti gli ingredienti in una casseruola tranne il liquore, cuocere per 15 minuti, aggiungere il liquore e lasciar sfumare per due minuti, togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.
inoltre
90g di more
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
servizio
Con l’aiuto di due cucchiai formare delle quenelle e metterne due per piatto, distribuire qualche briciola di crumble, la composta di ciliegie e le more fresche, ancora crumble e condire con qualche goccia di olio.
Note:
La mia crema è rimasta un po’ liquida, forse colpa di un formaggio spalmabile troppo morbido, ho ovviato aggiungendo un foglio di colla di pesce idratato con un po’ di acqua fredda, ho messo in un pentolino un cucchiaio di crema e fatto scaldare, ho sciolto la colla di pesce e prima di unire il tutto alla crema ho raffreddato gradualmente il composto aggiungendo un cucchiaino di crema fredda per volta, questo farà si che non ci sia uno shock termico e non si formino grumi.
Non ho messo le more fresche semplicemente perchè ho dimenticato di comprarle.
Nella composta ho usato del Maraschino al posto del liquore all’arancia, in casa non ne avevo e non volevo comprarlo appositamente.
Per il mio gusto personale la quantità di zucchero nella composta è tanta, ma io non amo il troppo dolce e forse ai più andrà bene così, la prossima volta proverò con 70g invece che 90g.
Consiglio di non andare oltre le due quenelle per porzione perchè il dolce pur essendo perfettamente equilibrato in quantità eccessive potrebbe stancare.
Questo dessert particolare l’ho servito a un fine cena e ha un po’ diviso i miei ospiti, i super tradizionalisti non lo hanno capito bene, al primo assaggio sono partiti commenti del tipo: ma ci hai messo il sale? sento un sapore strano, la crema è un po’ acida.
Open your mind baby! 😀


2 commenti
Marzia
Dauliana, nonostante gli intoppi, wow!!! E i tradizionalisti…bah…sempre a criticare 😉 a me è veramente piaciuto un sacco questo dessert, nella composta di ciliegie ho usato scorza di limone e limoncello al posto degli elementi all’arancia, è venuta comunque molto bene😍 alla fine è di Yotam che parliamo….
Dauly
E quando si parla di Yotam tutto il resto non ha importanza, che continuino a mangiare la crostata alle albicocche 😀 😀 😀