Torta di mele di mamma Cleonice
Io non ho avuto la fortuna di avere una madre e delle nonne appassionate di cucina, non le ho mai viste annotare una ricetta, quello che cucinavano erano più o meno le stesse cose che sapevano a memoria, vuoi per i tempi che erano vuoi per una vera e propria mancanza di interesse non ho avuto il privilegio di sedermi di fianco al tavolo per vedere mani sapienti che impastavano, lavoravano, tritavano e mescolavano.
Sarà per questo che ho chiamato il blog Cucchiaio e Pentolone, ho amiche che raccontano di pentoloni fumanti e borbottanti, di cucchiai di legno che rimestavano polente, stufati, ragù, e ho sempre sentito la mancanza di questo genere di ricordi.
Poi un giorno cercando una ricetta particolare ne parlo con un’amica e il marito mi dice “credo ce l’abbia mia madre, le chiedo il quaderno e te lo porto”!
Mi si è aperto il cuore! Potevo avere fra le mani anch’io un vecchio quaderno con annotate ricette di famiglia, leggere quelle calligrafie di chi aveva magari poca istruzione e faceva quei tenerissimi errori grammaticali, non vedevo l’ora che me lo portasse!
I quaderni in realtà erano tre e appena li ho avuti li ho letti subito e ne ho trascritto immediatamente le ricette che più mi interessavano, fra queste c’era questa torta semplicissima, potrei chiamarla la torta dei 100 grammi perchè è il peso fisso dei vari ingredienti, ma ho preferito dedicarla alla legittima proprietaria, mamma Cleonice appunto.
E’ una torta sofficissima, umida, leggera come una piuma, necessita di una lunga cottura se la fate in una tortiera da 22cm come la mia, se invece userete una teglia più grande di conseguenza sarà più bassa e cuocerà in minor tempo ma non perderà in bontà.
Nella ricetta di mamma Cleonice c’è anche la banana, io ho preferito usare solo mele e pere ed ho tagliato la farina 00 con della farina integrale che si è ben accostata alla rusticità della torta.
TORTA DI MELE E PERE
50g di farina 00
50g di farina integrale
100g di fecola di patate
100g di zucchero
mezzo bicchiere d’olio di semi
2 uova
1 bustina di lievito per dolci
scorza di limone grattugiata
2 mele
1 pera grande
granella di zucchero
un pizzico di sale
accendere il forno e portarlo a 180°c
imburrare e infarinare una tortiera con cerchio apribile da 22cm
in una ciotola mescolare le farine, la fecola, il lievito e il sale,
in una seconda ciotola rompere le uova ed unirvi lo zucchero, montare con le fruste fino a che saranno chiare e spumose,
sempre con le fruste in azione aggiungere l’olio a filo e quando sarà ben incorporato cominciare a versare nel composto le farine un cucchiaio per volta mescolando con una spatola,
lavare, sbucciare e tagliare a tocchetti le mele e la pera direttamente nell’impasto, così facendo non anneriranno,
mescolare bene e versare l’impasto nella tortiera, cospargere la superficie con la granella di zucchero,
cuocere per 50 minuti o fino a quando inserendo al centro uno stecchino ne uscirà asciutto,
se la torta tende a scurirsi troppo coprirla con un foglio di alluminio,
lasciarla raffreddare completamente prima di sformarla.
12 commenti
Paola
Io vengo fuori proprio da una famiglia in cui si cucinava, e tanto, una di quelle famiglia dove le ricette si tramandavano di generazione in generazione passando dalla memoria delle madri a quella delle figlie. Mia nonna non ha mai avuto quadernetti e io ero troppo incantata dalle sue mani, e troppo piccola, per renderle conto delle ricette. Oggi mi rendo conto che è troppo tardi, che la sua memoria ormai è sfumata e ricorda molto poco. E se le chiedo di quei biscotti buonissimi che faceva con tanto zucchero su, mi dice che non è mai stata capace di cucinare. Magari un giorno riuscirò a rifarli e a farglieli provare. Sartà come invertire i ruoli 🙂 Intanto sono sicura che adorerebbe questa tua torta, come la adoro io. Baciotti :*
Dauly
un vero peccato non avere la possibilità di attingere a piene mani in tutto quel patrimonio prezioso, soprattutto è un peccato che tua nonna non ricordi di tanta sapienza!
prova a fare i suoi biscotti, e prova anche questa torta, due coccole per lei.
Paola
P.s. Ho dimenticato di dirtelo, ma ho provato il tuo erbazzone dal libro MTC. E’ la seconda volta che lo preparo (con la scusa delle esigenze del blog) e ne sono praticamente innamorata 🙂
Dauly
GraZZZie!!!
Angie
Adoro la torta di mele! La realizzo 2-3 volte al mese perché di solito fa parte della mia colazione! Mai fatta però con la farina integrale!
Io sono stata fortunata avendo mamma e nonna che mi hanno tramandato le ricette della tradizione!
Dauly
sei davvero fortunata e un pochino ti invidio.
ti confesso che io non amo particolarmente le torte alla frutta ma questa appena l’ho letta mi ha colpita subito, una specie di colpo di fulmine e ho avuto ragione ad innamorarmene.
paola
buona e bella,immagino il piacere di leggere in un quaderno dei tempi passati,anche io avevo un quaderno così poi l’ho perso ma fortunatamente delle ricete le ho salvate,cercavo proprio una torta con mele e pere,se la prpeparo ti faccio sapere e spero he le foto siano degne del tuo blog,un abbraccio,grazie
Dauly
grazie e non preoccuparti troppo delle foto, è la sostanza che conta! 😀
scamorza bianca
Ah che tenerezza quando leggo questi post….intanto hai fatto benissimo a dedicare la torta alla legittima proprietaria perchè ha un nome bellissimo, poi devo dire che per una persona che ama cucinare, ricefere in dono dei quaderni di vecchie ricette è un gran bel colpo di fortuna!!!! Copierò quanto prima la ricetta!
Dauly
grazie! sfogliare quelle pagine ingiallite con l’inchiostro sbiadito è stata una grande emozione
http://www./
Eh, anche queste cose bisogna fare per campare…sapessi quanti listini e quanti menù mi sono sorbettata, alla faccia di chi pensa che il nostro sia un lavoro creativo e divertente… XD
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Belin va bene che vado piano ma aggiungere 11 minuti così “a babbo” mi scoccia un po’… vabbè vorrà dire che l’anno prossimo farò meno fatica a migliorare il mio tempo alla San Pè a Pè.