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cappellacci al baccalà, peperoni cruschi e pomodorini al forno
devo essere sincera, questa ricetta non è mia ma di un ristorante di Melfi. me ne ha parlato un’amica del posto, Lucia, una ragazza conosciuta sul forum che frequentavo e con la quale ho ancora contatto su fb. e per fortuna devo dire, perchè questi cappellacci sono stratosferici, parola di una che non ama il baccalà! il ristorante si chiama Grotta Azzurra e ci farei volentieri un giretto, ho perso la pagina col menù ma fidatevi, un piatto meglio dell’altro, chissà, un giorno potrò capitarci! ho perso oltre la pagina col menù anche quella in cui molto generosamente hanno messo a disposizione questa ricetta, se voi siete meno impedite di…
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cappellacci alla coda di rospo con salsa al pane di Matera e peperoni cruschi
lo dico sinceramente perchè è così che mi conoscete, non sono capace di fare finta che tutto vada bene solo perchè il blog esige questo! il mio blog sono io, con i momenti si e quelli no, con tutto quello che la vita ti mette davanti, nel bene e nel male! sul mio blog ho sempre scritto tutto, anche della mia depressione, a volte tirandomi dietro polemiche o pensieri di incoraggiamento! ecco, oggi avrei voluto scrivere un post molto diverso da questo, avrei voluto raccontarvi di quest’altra ricetta preparata col metodo “fenicottero”, ma ho ricevuto da poco una notizia che mi ha tolto il sorriso e la voglia di scherzare.…
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tagliatelle con ceci, coda di rospo, peperoni cruschi e ritagli fritti, tagliatelle di castagne al pesto classico, per l’mtc la brava rezdora tira la sfoglia a mano!
questa volta ci siamo!!! questa volta per fortuna una ricetta che sembra pensata, studiata, tagliata proprio su di me! questa volta l‘mtc con la sua congrega di matte non mi ha fregata! certo non devo mica dire grazie ad Alessandra e Daniela che se fosse per loro chissà cosa ci farebbero fare, bensì un’altra Alessandra che avendo vinto l’mtc della volta scorsa ci ha proposto le tagliatelle fatte rigorosamente col mattarello, tirate a mano come delle belle e brave rezdore di una volta!! la rezdora o arzdora è il termine col quale in emilia si chiamava la donna di casa, spesso la più anziana,…
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pasta con peperoni cruschi e pomodorini gratinati…..continuare…….
continuare e andare avanti. fare finta di niente, svegliarsi la mattina ed affrontare un altro giorno che non vorrei affrontare. venire da te e non sopportare di vederti così, in quel letto dove ti sei messa con le tue stesse mani e dove mai avresti voluto essere e per questo ho cercato di proteggerti dalla verità per più di due anni, perchè sapevo che non avresti retto alla paura della sofferenza che già avevi visto nelle tue sorelle, non avresti accettato il degrado fisico che tanto ledeva la tua sconfinata dignità di donna e la mancanza di autonomia che ne sarebbe derivata. ma non ti ho protetta a sufficienza perchè…