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Muffin agli albumi con carote e piselli
povero il mio blog semi abbandonato!non ho voglia, stimoli a continuare, idee da proporre.quella della crisi da blog è una condizione ciclica, ogni tanto entro nel “ma chi me lo fa fare a continuare” e passo giorni ad aprire la pagina e richiuderla, così come si fa con un libro che vorresti leggere ma sai che l’argomento potrebbe non prenderti più di tanto, così rimandi come un compito che senti essere gravoso.e se è gravoso non è più divertente, cosa per me indispensabile fin dagli inizi di questa avventura, non inseguo nulla, non voglio arrivare ad essere una foodblogger da primi posti, mi sono sempre e solo voluta divertire, imparare…
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Brioche di Glynn Purnell, da Patty a Ros a me con delizia!
chi ha un blog di cucina lo sa, sa che sui social passano centinaia e centinaia di ricette, più o meno appetitose, più o meno fattibili, più o meno nelle nostre corde. e ci sono quelle da colpo al cuore, quelle che ti annoti subito. chi è tecnologicamente avanzato salva fra i preferiti, stampa la ricetta, io che invece sono sottodotata mi riscrivo la ricetta su un quaderno, su un post-it, su qualsiasi cosa di cartaceo ho sottomano! morale, non solo mi ritrovo come un tempo ad avere mille foglietti in giro, ma mi dimentico pure dove li metto! non ho corso il rischio con questa ricetta, primo perchè mi…
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Treccia Argentina alle erbe
sapete che per me ogni lievitato è una sfida e appena ne trovo uno che mi acchiappa devo rischiare e provare a farlo! per questa treccia è stata una doppia sfida perchè c’era anche la formatura particolare e temevo che nel maneggiare l’impasto questo si sgonfiasse con un flosshhh irreparabile, e invece no, grazie alla ricetta perfetta di Pat sono riuscita a superare la prova! è un panfocaccia morbido e profumato di erbe, io naturalmente ho usato il lievito di birra perchè dopo aver assassinato la mia pasta madre non oso più mettere in pericolo altre vite innocenti, ma da Pat trovate entrambe le versioni.
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panbrioche senza impasto ai lamponi essiccati per UnLampoNelCuore
chi mi conosce sa che non ho mai festeggiato l’8 Marzo, non da quando ho avuto l’età della ragione e quella per sapere cosa ha dato inizio a questa data. ho sempre trovato di un’ipocrisia nauseante gli auguri e le mimose portate dagli uomini alle proprie donne, ancora di più la “libera uscita” per quella serata, per quell’unica serata da passare in locali dove imperversa lo strip maschile e dove noi donne come tante sciamannate diamo libero sfogo ad una voglia di “esistere” al di là del lavoro, della famiglia, dei figli e dei suddetti mariti e compagni! certo parlo per la generazione a cui appartengo io, quella che ha…
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panini ai semi misti e treccine alla ricotta, cotti in trasferta!
e così un pomeriggio grigio e piovoso sono colta da una voglia irrefrenabile di “sgonfietti”, frittelline che qui a Parma facevano nei baracchini per strada e ti servivano cosparsi di zucchero in cartocci unti e bisunti. una di quelle voglie che devi soddisfare a tutti i costi, che se ancora esistessero quei baracchini avrei sfidato il tempaccio e sarei andata a prendermeli! ammetto sempre la mia ignoranza e questa la dice lunga su quanto ho ancora da imparare, in cucina e non, ma a parte che noi li chiamiamo con quel nome non sapevo come sono fatti, non amando i dolci fritti nè tantomeno quelli di carnevale non mi sono…