Ultimamente le mie partecipazioni ad MTC si trasformano in un parto trigemino, forse anche quadrigemino visto le difficoltà alle quali vado incontro, difficoltà delle quali posso incolpare solo me stessa sia beninteso, ma fra le regole per la ricetta, le regole per le foto, i vari passaggi ai quali non sono abituata (io preparo, cucino, impiatto, click veloce per la foto e poi mangio) mi perdo regolarmente anche se leggo e rileggo tutto, prendo nota, spunto quello che ho già fatto, ma niente, l’anarchica che vive in me anche inconsciamente sussurra al neurone “fa come ti viene”, o meglio “fa come ti pare, basta che cucini!”.
E’ successo la volta scorsa coi macarons, non ricordo nemmeno più quale dei passaggi fondamentali ho dimenticato e sono andata fuori gara, è successo anche questa volta ma per fortuna sono riuscita a rimediare comprando altro pollo per fare la foto dell’impanatura.
A si, dimenticavo che la ricetta della sfida n.63 è il pollo fritto proposto da Silvia Zanetti che ha appena aperto un blog nuovo nuovo.
E qui veniamo alle note dolenti che magari fossero state solo quelle di una foto mancante.
Non friggo praticamente mai da circa 20 anni, prima per problemi di salute del marito, poi per il mio colesterolo che improvvisamente ha deciso di spalmarsi un po’ nelle mie arterie bello comodo, inoltre le papille piano piano si dimenticano di quanto buono sia un fritto e non lo esigono più, ma purtroppo se lo dimenticano anche stomaco e intestino e posso dire con orgoglio che per Mtc ho fatto pure questo, sono stata male come un cane che mangia una polpetta avvelenata al punto che dopo un pomeriggio e una notte di conati e altro (vi risparmio i dettagli, ringraziatemi) ero lì lì per chiamare la guardia medica!
A questo si aggiungeva anche il fatto che dovessi fare quella famosa foto mancante e qui ringrazio con tutto il cuore il dio della colica che la foto in questione fosse del pollo impanato PRIMA della frittura perchè altrimenti avrei desistito e mi sarei data malata con giustificazione scritta e avrei saltato pure questo mese.
Naturalmente il pollo della foto mica l’ho buttato, l’ho semplicemente cotto in forno con un bel contorno di patate, che qui il cibo non si spreca mai 😉
Ho marinato solo 3 cosce di pollo perchè essendo sola non volevo trovarmi a dover distribuire pollo fritto all’intero vicinato, che avrebbe pure gradito eh, ma già mi sono conciata come potete vedere nella foto, finestra del balcone spalancata con la gente che passava per strada e vedeva ‘na matta incappellata, se mi avessero pure vista girare di cancello in cancello elargendo pollo fritto magari una telefonata al Diagnosi e Cura l’avrebbero fatta, che tanto poi in quel reparto già mi conoscono! 😀
Fra le regole (e vedi che me lo stavo dimenticando) una versione del pollo deve essere creativa, cioè discostarsi dalle due ricette base che ci ha dato Silvia, la mia è quella del pollo infarinato che ho fatto marinare nel vino.
POLLO FRITTO CON SCALOGNI AL VINO E SALSA AI PEPERONI
3 cosce di pollo
Marinata Al Vino E Aromi
250ml di vino rosso
1 rametto di rosmarino
pepe in grani
1 bacca di ginepro
Marinata Al Latticell0
250ml di latte
250g di yogurt
10ml di succo di limone
SCALOGNI AL VINO ROSSO
6 scalogni
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
20g di burro
150ml di vino rosso
2 cucchiai di aceto di lamponi
1 cucchiaio di purea di lamponi
1 cucchiaio di zucchero
rosmarino
sale, pepe
SALSA AI PEPERONI (Modificata Dalla Shakshuka Di Yotam Ottolenghi)
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
mezzo cucchiaino di cumino in polvere
mezzo cucchiaino di peperoncino macinato
2 cucchiaini di triplo concentrato
1 peperone rosso
2 pomodori rossi maturi
1 spicchio d’aglio
INOLTRE
per infarinare: farina integrale, aghi di rosmarino tritati finemente
per impanare: farina, 1 uovo, pangrattato
1,200ml di olio di semi di girasole
sale fino
La sera prima mettere a marinare una coscia nel vino e gli aromi e
preparare il latticello mescolando il latte, lo yogurt, il succo di limone, lasciare riposare mezz’ora ed unirvi le due cosce rimaste, coprire i contenitori e mettere in frigorifero.
PREPARARE LA SALSA AL PEPERONE
lavare il peperone e i pomodori,
tagliare a cubetti di circa 1 cm il peperone, spellare, svuotare e tagliare i pomodori,
in una padella versare l’olio, il burro, il cumino, il peperoncino e l’aglio, far scaldare senza bruciare le spezie, aggiungere il peperone e il triplo concentrato, salare leggermente, coprire e cuocere per circa 10 minuti mescolando spesso,
aggiungere il pomodoro e terminare la cottura sempre coperto per altri 10 minuti.
PREPARARE GLI SCALOGNI
scaldare in una padella olio e burro,
sbucciare gli scalogni e metterli a rosolare con un pizzico di sale e il rosmarino,
sfumare col vino rosso, coprire e cuocere per circa 15 minuti o finchè sono morbidi,
spolverare con lo zucchero, unire l’aceto di lamponi e la purea precedentemente passata al colino per togliere i semi, lasciar sfumare l’aceto e terminare la cottura mescolando spesso in modo che caramellando non brucino, se occorre aggiungere un goccio di acqua.
PREPARARE IL POLLO
scolare le cosce dalle marinate e disporle su una gratella,
preparare la farina integrale con il rosmarino tritato in un piatto o in un sacchetto da congelatore, ricoprirne la coscia marinata nel vino, scuotere l’eccesso di farina,
preparare tre piatti in cui andranno messi farina-uovo sbattuto-pangrattato, passare il pollo prima nella farina, poi nell’uovo e per finire nel pangrattato premendo bene per far aderire la panatura,
mettere a scaldare l’olio in una casseruola, quando sarà arrivato a temperatura (mettete un pezzetto di pane e quando sfrigola è pronto) immergere le cosce e friggerle muovendole spesso per evitare che brucino, le mie erano piccole e sono riuscita a cuocerle in una volta sola, se avete pezzi più grandi procedete a friggerne due per volta,
scolare in una ciotola coperta da carta assorbente da cucina, salare e servirle con la salsa al peperone e gli scalogni al vino.