Mi approccio sempre in modo molto umile alle ricette della tradizione, se poi queste sono profondamente radicate nella religione e con significati precisi ecco che per me diventano inviolabili!
Perchè dico questo?
Perchè la challah è una di queste ricette, e come tale ha un suo senso che va dall’uso degli ingredienti alla forma.
Nella religione ebraica la challah è un pane leggermente dolce mangiato per lo Shabbat, il giorno di festa degli ebrei, ed è di forma intrecciata, solo in occasione del capodanno ebraico l’intreccio diventa rotondo per rappresentare gli anni che si susseguono.
Anche gli ingredienti seguono regole precise, infatti si usa olio e non burro in quanto la challah è consumata per accompagnare pranzi e cene e la religione ebraica vieta di mangiare di sabato latticini e carne insieme.
Questa dovuta premessa per dire che questa challah è formata in modo diverso, come vedete somiglia a una torta di rose, mentre l’impasto segue fedelmente la regola dell’olio al posto del burro.
E’ la ricetta che Re-Cake ha proposto questo mese, l’originale è stata presa dal blog Metukimsheli
CHALLAH
500 g di farina
10 g di sale
25 g zucchero semolato
9 g di lievito secco attivo
1 uovo grande
40 ml di olio vegetale
40 g miele
60 ml di acqua tiepida
2 cucchiai di miele diluito con 1 cucchiai di acqua bollente e 4 cucchiai di sciroppo d’arancia caramellata
Setacciare la farina nella ciotola, aggiungere il sale e mescolare bene,
aggiungere il lievito e mescolare ancora fino a quando sarà completamente incorporato,
unire lo zucchero, l’uovo, l’olio e il miele e impastare,
aggiungere gradualmente l’acqua fino a quando l’impasto è morbido, a me ne è servito quasi il doppio della dose scritta, aggiungetene poca per volta fino ad avere la giusta consistenza,
ungere una ciotola con un po’ olio, formare una palla con l’impasto, ungere leggermente anche l’impasto, coprire con pellicola e lasciare lievitare fino al raddoppio,
rivestire il fondo della tortiera con carta da forno e spennellare i bordi con olio,
mettere al centro della tortiera un coppa pasta di 5 cm di diametro,
dividere l’impasto in 2 parti uguali e stendere ogni parte fino ad uno spessore di 5mm,
tagliare con un coppapasta rotondo di 12cm circa dei dischi,
per realizzare le rose sovrapporre per metà 4 dischi quindi arrotolarli e stringere il cilindro rotolandolo delicatamente sul tavolo di lavoro,
tagliare il rotolo a metà e posizionare ogni pezzo con il lato tagliato verso il basso nella teglia, lasciando circa 2-3 cm tra loro,
ripetere i passaggi precedenti per fare abbastanza rose per riempire la teglia,
coprire con pellicola e lasciare lievitare per 30-40 minuti,
scaldare il forno a 180 °c e cuocere la challah in forno per 25 minuti fino alla doratura,
durante la cottura preparare la glassa: mescolare il miele con l’acqua bollente e lo sciroppo di arance candite,
quando la challah è cotta spennellarla abbondantemente con la glassa che la renderà bella lucida,
lasciarla raffreddare e consumarla preferibilmente in giornata.
Io ho fatto solo una corona di rose e con l’impasto rimasto ho preparato questa specie di strudel intrecciato che ho farcito con frutta secca mista:
pinoli, mandorle, noci in proporzioni variabili e con fette di arance caramellate a pezzetti, la ricetta potete trovarla qui e ve la consiglio, avrete sia arance che sciroppo buonissimi da poter usare nei vostri dolci.
A fine cottura ho spennellato sempre con la glassa di acqua, miele e sciroppo, vi dico solo che il risultato è stato strabiliante!
Un ultima precisazione, la challah non si taglia mai con il coltello ma si spezza perchè i capi degli intrecci rappresentano le tribù d’Israele.
Ecco la mia proposta per Re-Cake di Gennaio