mi sono sbagliata, ho letto male il regolamento della sfida di questo mese dell’MTC ed ero convinta che si potesse cucinare anche il risotto!
poco male, primo perchè intanto me lo sono cucinato e gustato, e poi perchè questo è un piatto che da tempo volevo pubblicare, infatti qui a Parma rappresenta il Maestro Giuseppe Verdi e se anche lui sdegnò non poco la sua terra d’origine rimane comunque un vanto e un onore per tutto il Parmense avergli dato i natali
pare che Verdi amasse particolarmente i risotti e a lui lo chef Pellaprat pensò e dedicò questa ricetta per la quale utilizzò i prodotti della sua terra, il culatello o nella versione meno “ricca” il prosciutto crudo di Parma e naturalmente una generosa spolverata di Parmigiano Reggiano.
io ho sempre usato le dosi di Massimo Spigaroli ma ometto la panna perchè non credo ce ne sia bisogno, almeno per i miei gusti, ed uso culatello e asparagi.
metto nella ricetta fra parentesi i prodotti che usa lui in modo da darvi una scelta.
RISOTTO ALLA GIUSEPPE VERDI:
per 4 persone
320g di riso carnaroli
1 piccola cipolla
80g di asparagi (o zucchine)
80g di culatello di Zibello (o prosciutto di Parma)
30g di funghi porcini secchi (o 80g di champignon freschi)
80g di pomodoro
80g di Parmigiano grattugiato
2 cucchiai di burro (e 50g di panna)
brodo vegetale
olio, sale
scaldare il brodo vegetale,
lavare e spuntare gli asparagi, tenere da parte le punte e tagliare a rondelle i gambi,
mettere a cuocere le punte al vapore sul brodo bollente per circa 3-4 minuti, io ho usato questo cestello in silicone di Pavoni comodissimo,
tenere da parte le punte, sbollentare in acqua bollente i pomodori, spellarli e tagliarli a dadini,
mettere a bagno i funghi secchi in una tazza di acqua,
tritare la cipolla e metterla a rosolare in un tegame con l’olio, quando comincia a diventare trasparente unire il riso e mescolare per farlo ben intridere, unire due mestoli di brodo vegetale e le verdure preparate,
mentre il riso cuoce aggiungere un mestolo di brodo per volta e a 5 minuti dalla fine della cottura unire le punte degli asparagi e il culatello tagliato a striscioline,
saltare velocemente muovendo la pentola avanti e indietro (così da formare l’onda),
spostare dalla fiamma, unire il burro e il parmigiano e mantecare continuando a muovere la pentola. se si usa una padella il procedimento sarà più semplice perchè si farà saltare il riso come si fa con la pasta.
servire con qualche punta di asparago tenuta da parte e una fettina di culatello.
da mangiare sorseggiando una Malvasia secca dei nostri colli o un robusto Lambrusco, come diciamo noi “di quelli che macchiano”!