Cucchiaio e Pentolone

spezzatino di tacchino mediterraneo per mtc

finalmente riesco ad aprire il blog giusto il tempo per scrivere un post!
succede che tutto si raggruppi nello spazio di pochi giorni, visite, appuntamenti, dentista, commissioni varie per il 93enne, e naturalmente il blog con annessi e connessi rimane fra le ultime cose di cui occuparsi, mettiamoci anche un pò (solo un pò) di pigrizia ed eccomi qui dopo quasi una settimana dall’ultimo post.
non è stata una bella settimana, un’altro grave lutto ha colpito la mia famiglia, ma non voglio parlarne oltre, che poi non si continui a dire che parlando delle mie sfighe faccio “audience”!!
perciò voltiamo pagina e parliamo di spezzatino!
la seconda proposta per MTC e la ricetta del mese pensata da Marta e Chiara.
la prima è andata fuori gara perchè priva di pane d’accompagnamento, cioè, il pane c’era ma mi è sembrato poco corretto farlo passare come parte integrante della ricetta anche se era fatto in casa, sinceramente mi era sfuggita la regola e quello in foto era solo da abbellimento.
questa volta però me lo sono ricordata, va bene sbadata e rincoglionita, ma recidiva no dai!
lo spezzatino che ho pensato è un pò una forma di autolesionismo, infatti io detesto letteralmente la carne di tacchino!
perchè allora ho scelto proprio questa carne, vi chiederete?
non lo so, davvero non lo so!
so solo che ero dal macellaio, ho visto un pezzo di fesa e immediatamente ho avuto chiara davanti agli occhi la ricetta, una specie di illuminazione, ho visto la luce, un pò come Jake dei Blues Brothers!

 

l’ho chiamato spezzatino mediterraneo perchè i sapori e i profumi sono quelli, capperi, olive, pomodori secchi e al forno, il tutto contaminato da qualcosa di esotico come la marinatura della carne nello yogurt e il pane chapati.

 

SPEZZATINO DI TACCHINO MEDITERRANEO:
 
500g di fesa di tacchino
200g di yogurt bianco
12 pomodorini
1 cucchiaio di capperi sotto sale
1 cucchiaio di olive taggiasche sott’olio
3 pomodori secchi sott’olio
1 cipollotto di tropea
1 spicchio d’aglio
prezzemolo tritato
1 bicchiere di brodo vegetale
olio, sale
mettere a bollire dell’acqua in una piccola pentola, lavare i pomodorini, inciderli a croce e tuffarli per pochi secondi nell’acqua bollente, scolarli, togliere la buccia, svuotarli dai semi e metterli su una teglia ricoperta di cartaforno, salarli ed asciugarli in forno a 180°c per 20 minuti circa, tenerli da parte.
pulire da eventuali cartilagini e nervetti la fesa, tagliarla a cubotti e metterla a marinare nello yogurt insieme allo spicchio d’aglio affettato e al prezzemolo,
pulire e tritare il cipollotto,
scolare le olive,
scolare i pomodori secchi,
sciacquare i capperi e scolarli,
versare un filo d’olio in una padella, unire il cipollotto e farlo appassire a fiamma dolce,
scolare la carne dalla marinata, metterla nella padella e rosolarla da ogni parte
tritare i capperi, le olive e i pomodori secchi e versare anche questi nella padella insieme allo yogurt della marinata,
mescolare per amalgamare bene il tutto, aggiungere mezzo bicchiere di brodo vegetale, mettere il coperchio e cuocere unendo altro brodo se il sughetto dovesse asciugarsi troppo,
quando la carne sarà ben cotta e la salsa avrà la giusta consistenza unire i pomodorini cotti al forno, saltarli per alcuni minuti e servire accompagnato dal pane chapati.
PANE CHAPATI:
per 4 pani:
150g di farina semintegrale
70g circa di acqua
mezzo cucchiaino di sale
impastare la farina con l’acqua unendola poco per volta fino ad ottenere una pasta morbida ma non appiccicosa, aggiungere il sale continuando ad impastare, formare una palla, coprirla con una ciotola rovesciata e far riposare l’impasto almeno 1 ora, se avete tempo anche di più.
tagliare la pasta in 4 parti, formare delle palline e da esse ricavare dei dischi sottili,
scaldare su fuoco alto una piastra di ghisa o una padella e cuocere il pane un minuto per parte,
appena cotti riporre i pani in un cestino coprendoli con un tovagliolo per mantenerli caldi mentre si preparano gli altri.
NOTE:
ho passato i pomodorini nel forno perchè non essendo la loro stagione in questo modo li ho resi un pò più saporiti ed ho evitato che cuocendoli insieme alla carne rilasciassero troppa acqua di vegetazione.
e dopo il mio secondo spezzatino vi mostro una cosa,
non proprio una “cosa” ma quella che sarà la mia prossima compagna di viaggio, spero per tanto tempo, insieme alla mia micia selvatica!
tre femmine che si faranno compagnia, si vorranno bene e sicuramente chi ne trarrà maggiore vantaggio sarò io, che loro chiedono molto meno in cambio!
lei è JOY!