appena ho letto qual’era il tema del contest di
Rosaria non ho avuto dubbi, la ricetta era già bella che decisa!
questa è una ricetta di mia madre, non che l’abbia inventata lei, magari si, non ne ho ricordo, ma è un piatto che faceva spesso!
i mezzi erano quelli che erano, la carne si mangiava poco, il prosciutto crudo era sulle nostre tavole raramente, si privilegiavano i salumi meno costosi, tanta mortadella e prosciutto cotto (ai miei tempi il cotto costava molto meno del crudo, non come adesso che quasi si equiparano!), e le uova venivano cucinate spesso!
questa ricetta era sostanzialmente una ricetta da riciclo, cucinava le uova sode e normalmente ne avanzavano, per renderle più gustose il giorno dopo preparava questo sughetto con i piselli, non surgelati perchè allora non era ancora cominciata l’era delle verdure sempre a portata di mano!
a volte invece preparava il sugo, faceva delle conchette e ci rompeva dentro le uova fresche cucinandole così all’occhio di bue, ecco, questa variante la detestavo, non mi piaceva il tuorlo che colava e contaminava i piselli di cui sono ghiottissima!
immaginerete che la ricetta è di una semplicità disarmante!
UOVA SODE IN SUGO AI PISELLI (della mia mamma):
dosi per 2 persone:
4 uova sode
2 cucchiai di verdure per soffritto (carota, sedano e cipolla)
1 cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro
250-300gr di piselli sgranati
mezzo bicchiere di vino bianco
olio, sale
lessare le uova per 7 minuti, raffreddarle e tagliarle a metà,
in una padella mettere l’olio e i due cucchiai di verdure per il soffritto e farle rosolare a fuoco basso,
aggiungere i piselli e mescolare per un paio di minuti,
sfumare col vino e quando sarà evaporato unire il cucchiaio di triplo concentrato e un bicchiere d’acqua,
coprire e cuocere per una decina di minuti, aggiustare di sale ed unire le uova lasciandole insaporire per cinque minuti.
la cottura dei piselli è soggettiva, a me piacciono molto croccanti, i tempi che ho indicato sono giusti per una cottura meno al dente , ma voi fateli come vi piacciono di più.
questa ricetta-ricordo la mando a Rosaria!