sono antica, lo ammetto!
ho detto antica, non vecchia eh!
antica perchè mi approccio da poco tempo alla cucina d’oltreoceano, oltremanica, oltreconfine italico!
e ammetto anche che di questi woopies ne ho scoperta l’esistenza durante il mio contest sulle ricette ripiene, quando mammazan me li ha mandati ho strabuzzato gli occhi e mi sono detta che dovevo farli subito!
quel subito è andato avanti un bel pò ma oggi appena ho avuto nelle mani lo stampo per woopie pies della Pavoni ho impastato, questa volta subito sul serio!!
la ricetta è un mix fra alcune trovate in giro, alla fine è diventata una mia libera interpretazione!
il risultato è un dolcetto incredibilmente scioglievole, cioccolatoso e non eccessivamente dolce e stucchevole come quasi tutti i dolci Ammmericani!
io l’ho farcito con sola panna montata, avevo già un dessert da mettere in tavola e questi li ho tenuti per il caffè, non volevo una farcia troppo burrosa e pesante.
WOOPIE PIES:
250gr di farina 00
120gr di burro
120gr di zucchero
50gr di cacao
1 uovo
10gr di lievito per dolci
150-170gr di latte
inoltre:
250gr di panna fresca
zucchero a velo qb
accendere il forno a 180°,
mettere in una ciotola il burro morbido tagliato a pezzi e con le fruste elettriche montarlo con lo zucchero, unire l’uovo e montare nuovamente,
setacciare la farina con il lievito e il cacao ed unirli alla crema alternandoli al latte, se dopo i 150gr di latte il composto risultasse troppo consistente unire gli altri 20gr,
mettere la crema in una sac a poche usando una bocchetta liscia da 8 o 10, formare dei mucchietti sul tappetino in silicone e cuocere per 12-13 minuti,
sfornare, fare intiepidire e trasferirli delicatamente su una gratella, sono molto morbidi, maneggiateli con attenzione,
proseguire fino al termine del composto,
quando i woopies sono freddi montare la panna con zucchero a velo a piacere e farcirli.
dopo averne assaggiato uno SUBITO ho capito perchè la leggenda dice che i bambini amish quando mangiavano questi dolcetti urlavano “WOOPIE”, non avessi i miei 55 suonati lo avrei urlato anch’io, in compenso mi sono poco elegantemente strafogata, sono irresistibili!