i lievitati, gioia e dolori, no anzi, più dolori che gioia!
ho sempre avuto questo rapporto malsano, il mio sogno di donna che ama cucinare sarebbe quello di toccare un impasto e sentirlo vivo, capire dalla temperatura, dall’odore e dall’aspetto se è giunto a maturazione o manca ancora tempo o al contrario è al limite!
neanche l’amicizia con Sandra mi ha insegnato niente, le sue spiegazioni dettagliate le ho dimenticate al volo, continuo ad approcciarmi a un lievitato frettolosamente e con poca cura, non c’è niente da fare!
così quando per il Quanti modi di fare e rifare di questo mese ho visto da Anna e Ornella che la ricetta erano queste puccette la mia reazione è stata un “ahi, ci siamo”!!
e invece è andato tutto bene, o quasi, la lievitazione è stata un dramma, l’impasto non cresceva ma in compenso cresceva il mio panico, poi ad un certo punto ho detto o la va o la spacca, inforna e succeda quel che succeda!
ed è successo che messe in forno hanno cominciato a gonfiarsi mentre cuocevano, evviva!
ho usato le dosi della ricetta di Vale ma ho sostituito il mix senza glutine con farina 0, le abbiamo mangiate con mozzarelline e pomodorini confit e il giorno dopo ho tagliato le puccette a metà, le ho messe in forno a 160° per 30 minuti e le abbiamo gustate come simil friselle, ottime!
PUCCETTE PUGLIESI:
500gr di farina 0
110gr di patate lessate
25gr di lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaio e mezzo di olio evo
5gr di sale
350gr di acqua o quanta ne richiede la farina
sciogliere il lievito in parte dell’acqua insieme allo zucchero, quando si sarà formata una schiumetta aggiungerlo alla farina e alle patate schiacciate, cominciare ad impastare aggiungendo acqua a filo fino a che l’impasto comincia a incordare, unire l’olio e il sale,
fare un salsicciotto e romperlo in 15 pezzi, formare delle palline e metterle sulla teglia coperta da cartaforno,
lievitare fino al raddoppio quindi schiacciarle leggermente e cuocere a 220° fino a doratura.
il 6 luglio l’appuntamento sarà con la ricetta delle ciambelline con giulebbe al limone di Emanuela!