Cucchiaio e Pentolone

pasta con peperoni cruschi e pomodorini gratinati…..continuare…….

continuare e andare avanti.
fare finta di niente, svegliarsi la mattina ed affrontare un altro giorno che non vorrei affrontare.
venire da te e non sopportare di vederti così, in quel letto dove ti sei messa con le tue stesse mani e dove mai avresti voluto essere e per questo ho cercato di proteggerti dalla verità per più di due anni, perchè sapevo che non avresti retto alla paura della sofferenza che già avevi visto nelle tue sorelle, non avresti accettato il degrado fisico che tanto ledeva la tua sconfinata dignità di donna e la mancanza di autonomia che ne sarebbe derivata.
ma non ti ho protetta a sufficienza perchè hai capito e hai fatto quello che mi aspettavo facessi perchè ti conosco bene, perchè tante volte si è parlato della mancanza di dignità nell’andarsene per certi mali, nell’essere in balia degli altri, nudi e indifesi.
ma anche se so bene quali motivazioni ti hanno spinta a quel gesto estremo non riesco a perdonarti, non ancora, non finchè vivrò lo strazio di vederti tutti i giorni su quel letto immobile, senza più nulla di quello per cui con tanto carattere e determinazione hai vissuto.
ho sempre detto che avrei voluto invecchiare come te, con mille interessi, mille curiosità ancora da appagare, tanta voglia di vivere la vita sempre e comunque, ma questa volta mi hai inflitto un dolore terribile da sopportare, se anche 54enne sono sempre figlia e incapace di comprendere come non ti sono venuta in mente in quel momento, come tu non abbia potuto pensare a quanto mi avresti fatta soffrire.
e quanto soffro perchè non trovo consolazione da nessuna parte, ti preferirei in coma piuttosto che lì, immobile nel tuo letto ma con la tua magnifica testa perfettamente lucida e i tuoi occhi azzurri attenti a tutto quello che ti succede intorno, consapevole del dove ti ha portato il tuo gesto disperato e questo non mi dà pace, per evitare la sofferenza te la sei inflitta con le tue mani e nel modo più violento possibile.
devo continuare a parlare, salutare chi incontro, sorridere, uscire, vivere un quotidiano normale ma che di normale non ha niente perchè mia madre si è buttata da una finestra, e questo non è normale, non lo concepisco, non lo accetto.
mi chiamano “la guerriera” perchè ho sempre affrontato i dolori che la vita mi ha riservato cercando di non farmi sopraffare da essi, mai, nemmeno i più terribili da sopportare, ma tu hai sconfitto la guerriera, l’hai annientata nella frazione di pochi secondi perchè volendo toglierti la vita mi hai negata, perchè i genitori pensano sempre ai figli, qualsiasi età abbiano, li proteggono, non li gettano nella disperazione!
mi passerà mamma, non so quando e come, ma tutto prima o poi passa e continuerò a svegliarmi la mattina per affrontare un nuovo giorno, con un pezzo di cuore congelato ma continuerò, promesso.


non cucino più da giorni, ma se devo continuare la mia vita il primo passo lo faccio da qui, il mio blog è la mia stanzetta relax, o almeno ci provo.

questo piatto lo avevo pensato per il contest di imma, non che sia una ricetta della tradizione vera e propria, ma racchiude sapori di una regione che amo particolarmente, l’Abruzzo, e complici gli ultimi peperoni cruschi regalo della mia dolcissima nipotina virtuale Sandra e una pasta artigianale abruzzese dell’azienda Mugnaia ho preparato un primo piatto rustico e saporito.
i peperoni cruschi credevo fossero solo lucani o calabresi e invece ho scoperto che si trovano in varie regioni del sud italia, quelli che ho usato sono rigorosamente fatti seccare dal papà di sandrina, quando sfrigolano in padella sprigionano un delirio di profumo.
la pasta è come piace a me, ruvida, piena, di quelle che mantengono la cottura e appagano il palato, insomma, ti mangi un bel piatto di pasta sul serio!
pasta pecorara con peperoni cruschi e pomodorini gratinati:
5-6 peperoni cruschi
12-15 pomodorini
aglio
pangrattato
prezzemolo, basilico
olio, sale
lavare, tagliare a metà e svuotare i pomodorini, metterli a scolare,
preparare il pangrattato con il prezzemolo e il basilico tritati, salare e riempire i pomodorini tenendo da parte un paio di manciate di composto, irrorare di olio e infornare per 5 minuti.
mettere a scaldare l’acqua sul fuoco e quando bolle buttare la pasta,
spezzettare i peperoni e friggerli in una larga padella (magari una di quelle del contest di imma) con abbondante olio e uno spicchio d’aglio per pochi secondi, aggiungere il pangrattato aromatico e fare tostare,
togliere i pomodori dal forno, scolare la pasta e versarla nella padella rimestando per intridere bene di condimento e per ultimo aggiungere i pomodorini girando velocemente un paio di volte,
irrorare con olio a crudo se serve e mangiare un piatto di pasta che consola da tutte le pene!
imma, tutta per il tuo contest!

non so quando avrò ancora voglia di tornare, e naturalmente non riuscirò a rispondervi, ma un abbraccio sapete che ve lo mando sempre, ora più che mai!